Linciaggio negli Stati Uniti d'America

Linciaggio di Frank Embree a Fayette (Missouri), nel 1899

Il linciaggio negli Stati Uniti d'America fu praticato prevalentemente dal tardo XVIII secolo agli anni sessanta del XX secolo. Pratica molto comune nel West,[1] successivamente acquisì connotazioni razziste; negli Stati Uniti meridionali tra il 1890 e gli anni 1920, con un picco nel 1892, gli uomini neri ne furono le vittime più frequenti.

Il linciaggio nel profondo Sud degli Stati Uniti fu associato alla restaurazione del potere bianco dopo la guerra di secessione: la concessione dei diritti costituzionali agli schiavi liberati nel periodo della ricostruzione (1865-1877) suscitò preoccupazioni tra i sudisti bianchi, che non erano pronti a riconoscere l'uguaglianza degli afroamericani, cui furono per altro attribuite le responsabilità dei disagi sofferti durante la guerra, delle perdite economiche subite e dell'annullamento dei privilegi sociali e politici. Durante questo periodo, furono linciati alcuni attivisti, bianchi e neri, impegnati a favorire l'integrazione, mentre gli afroamericani subirono intimidazioni e aggressioni per impedire loro di votare. Dopo il ritiro delle truppe federali, i Democratici ottennero la maggioranza nelle assemblee legislative statali e promulgarono nuove costituzioni e leggi elettorali che esclusero dal diritto di voto la maggior parte dei neri e i più poveri tra i bianchi. Inoltre, reintrodussero norme segregazioniste, quali le leggi Jim Crow. Negli anni 1950 e 1960 scoppiarono nuove violenze, ma il linciaggio di attivisti appartenenti al Movimento dei diritti civili nel Mississippi rafforzò a livello nazionale l'appoggio popolare al governo federale, che impose la parità.

Gli afroamericani resistettero ai linciaggi in vari modi. Gli intellettuali e i giornalisti incoraggiarono l'informazione dell'opinione pubblica sul tema, protestando attivamente contro la violenza della folla e la complicità delle autorità alla violenza stessa. La National Association for the Advancement of Colored People (NAACP), così come numerose altre associazioni, condusse una campagna nazionale per ottenere una legge federale contro il linciaggio. Inoltre, sei milioni e mezzo di afroamericani tra il 1910 e il 1970 semplicemente lasciarono il Sud degli Stati Uniti - in quella che è stata definita come la grande migrazione afroamericana - sia per ottenere un lavoro migliore e una migliore istruzione, sia per sfuggire all'alto tasso di violenza.

  1. ^ (EN) Gonzales-Day, Ken, Lynching in the West, 1850-1935, Durham, NC, Duke University Press, 2006, ISBN 0-8223-3781-9.

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